Mi sento legato alla baia di Baratti in Toscana con la sua spiaggia nera per gli scarti di fusione degli Etruschi.
Ho negli occhi l’immagine del metallo che usciva dai loro grezzi forni per dare vita a cose nuove.
Ripenso spesso al duro lavoro, all’emozione ed alle speranze di quegli uomini.
L’acciaio lavorato, lucidato nella sua forma finale anche come semplice strumento, mi riporta col pensiero a quei lontani primi tentativi.
Per questo motivo sento che fondere il metallo e ottenere materia sempre più pura è genesi creativa.
Rendere il calore della fornace, la forza di Vulcano, con il suo calore infernale è stata una sfida per me difficile come rendere in un quadro il silenzio o il frastuono.
Ezio Marangoni