la pace del mare, il duro lavoro dei pescatori, orizzonti che mi portano a volare a distanze e altezze infinite. Sempre oltre un limite che fa da confine ideale della realtà che supero in un balzo per trovarmi nell’universo in contatto con energie e forze che mi esaltano.
La rappresentazione di un finto limite che fa da portale verso dimensioni nuove.
Dipingere inteso come rappresentazione di quello che mi circonda è sempre stato per me il modo per catturare le emozioni dell’attimo vissuto.
Il modo per fissare pensieri e sentimenti in una istantanea che filtra la realtà tenendo in evidenza solo le cose più importanti.
Dal tempo dei graffiti rupestri trasporre la realtà in segni, colori e forme è stato il modo di fissare ricordi e situazioni da mostrare per passare conoscenze e idee.
Un mondo feroce di lotta per la sopravvivenza dove era importante far capire alle nuove generazioni metodi di caccia e pericoli per poter sopravvivere, come branco, alle avversità.
Ancora dopo molti secoli l’arte sacra serviva a spiegare la fede e la religione a chi non sapeva leggere.
Oggi, la qualità della pittura è legata ai sentimenti che suscita e sempre meno alle conoscenze che trasmette.